giovedì 28 luglio 2011

Spazio A - Sala Piccola

Serata pre vacanze. Caldo bestiale al solito. Ballato bene con Cinzia per la prima volta e l'ha notato. Resto dei balli nella media, più verso il basso, però. Ronda con Valentina, lei veramente brava.
Ci si rivede a Settembre

Camparitivo in Triennale

L'idea sarebbe carina, un aperitivo vista Parco Sempione (magari non originalissima ma va bene).
Peccato che tutto sia vanificato d aun DJ Set a martello che impesisce di chiaccherare, che dovrebbe essere lo scopo di prendere un aperitivo con gli amici.. no?

mercoledì 27 luglio 2011

Concerto Musica Nuda - Petra Magoni e Ferruccio Spinetti



Li riascolto dopo esattamente un anno dal concerto di Villa Arconati. Stasera sono all'Arena.
Sono veramente incredibili dal vivo, cosi complici, cosi spiritosi, cosi bravi.
Platea di aficionados. Una bella serata di musica.
Mi piace far scoprire cose e persone


martedì 26 luglio 2011

Siracusa Tango Festival



Faccio solo una cronologia, che per il "sentimento" rimando altrove:
Giovedi 21.
Arrivo a Siracusa
Incontro con alcuni dei milanesi in gita. Si va al mare su una piattaforma piazzata sulla falesia. Primo bagno in mare. Piccoli tanghi illegal.
Cena con Annina (siamo i soli che cenano) a base di caponata e pasta con le melanzane.

Ore 11, prima serata del Festival nel Castello Maniace. Donne in proporzione doppia degli uomini e tante, tante straniere.
Ballato con:
Annina,
romena,
bolzanina,
francese,
russa,
veronese,
signora italiana,
altra romena,
Simo Codini,
Samanta (Cumparsita di chiusura)

Alle 5 la milonga chiude. Giro per la città e alle 6.15 vado a letto.

Sveglia alle 9.45 per colazione. 
11.30 incontro in piazza per colazione al bar. Si prosegue per la Milonga Zen ove si arriva alle 14 circa.
riesco a sistemarmi sulle rocce dove trovo Sam e Sim. che si pensava fossero altrove.

Pomeriggio di bagni, crema di caffè e qualche tango a piedi nudi (i piedi doloreranno per due giorni).
Ballato con una belga ed una ragazza di padova.
Alle 19 rientro a piedi con Codini.
Oretta di sonno fino alle 21.30
Raggiungo il gruppo in piazza. anche stasera sembra che nessuno voglia cenare.
Per fortuna arrivano Annina, Migrante e Claudia Palma con cui vado al ristorante. 
Verso le 24 si va alla milonga per la seconda serata del festival. Ci sarà chi arriva alle 3 dopo dormita rigenerante. Io ballo meno della prima sera, sono forse un po piu stanco.
Ballo con:
spagnola,
giapponese,
svizzera di ginevra,
svedese,
messinese,
salernitana,
romana,
romena ( e sono 3)
Termino di ballare verso le 5 ma mi trattengo fino a chiusura.

Alle 7 tutti i rimasti (forse 50 persone) si trasferiscono al bar di piazza Archimede per colazione a base di granite, cornetti, cappuccini. Mereviglia.
A nanna alle 8.15 e sveglia alle 11.30 per impacchettare i bagagli e lasciare la stanza.
Il resto è viaggio di ritorno..

lunedì 18 luglio 2011

Stage Colgadas + Gotan Night alla Comuna

Seratona ieri sera!
Sono veramente soddisfatto, ho ballato tanto e soprattutto bene! ballerine contente ed io di più. E' proprio vero che la self-confidence è alla base di qualsiasi risultato.
C'erano tutte le mie ballerine preferite, addirittura di più di quante abbia potuto far ballare.
Iniziato con Alice, finito con Sara. In mezzo Sonia, ragazza coi codini, Silvia.
Proprio bene!

PS: Stage Colgadas positivo: imparato finalmente quel passo che tanto mi piace. provato anche in milonga un paio di volte, con esiti migliorabili

giovedì 14 luglio 2011

Spazio A - Sala Grande

Sala enorme, visto che mancavano anche le sedie. Mancavano anche molte se non tutte le facce storiche. La vacanza di Migrante ha fatto migrare anche il resto della compagnia.
Molte facce nuove, tante ahime principianti. Quindi ballato tanto, specie all'inizio, ma con risultati alterni e mai di eccellenza.
Ragazza nuova (benino)
Vincenzina (bene)
Amica di Daniela (malino)
Cinzia B. (bene, lei è brava)
Annina (bene, mi ricordavo peggio)


Per una ragione o l'altra ho però mancato tutte le mie ballerine preferite, il che è un peccato.

martedì 12 luglio 2011

Arianteo Umanitaria - Corpo Celeste

Ritratto sincero di un'adolescente alle prese 
con i sacramenti, dentro e fuori la Chiesa





Locandina Corpo Celeste
Marta ha 13 anni ed è tornata a vivere alla periferia di Reggio Calabria
(dove è nata) dopo aver trascorso 10 anni in Svizzera. Con lei ci sono
 la madre e la sorella maggiore che la sopporta a fatica. La ragazzina
 ha l'età giusta per accedere al sacramento della Cresima e inizia a
 frequentare il catechismo. Si ritrova così in una realtà ecclesiale
 contaminata dai modelli consumistici, attraversata da un'ignoranza
 pervasiva e guidata da un parroco più interessato alla politica e a
fare carriera che alla fede.
Alice Rohrwacher debutta alla regia di un lungometraggio con una
 prova che testimonia della sua abilità nel dirigere attori e non
 attori, garantendo quella naturalezza che per un film come
 Corpo celeste è una qualità indispensabile. Deve infatti
 sostenere la veridicità di una condizione di degrado culturale
e ambientale locale con il massimo possibile di verosimiglianza. Perché il film della
Rohrwacher si colloca come un Gomorra della spiritualità in cui (forse casualmente
forse inconsciamente) proprio uno degli attori di quell'opera interpreta il ruolo di un
parroco desolatamente impermeabile a una fede vissuta a capo di una comunità
culturalmente fatiscente. In essa si aggira la piccola Marta, adolescente in formazione
che solo nella madre sembra trovare un'amorevole comprensione. Tra balletti di
bambine ispirati alla peggiore tv, frasi del catechismo deprivate di qualsiasi senso
grazie a una catechista incolta ma volonterosa e vescovi e loro segretari dal volto
grifagno o dallo sguardo raggelante, Marta va verso la Cresima attraversando
dei gironi spiritualmente infernali in cui non manca neppure un sacrestano
lombrosianamente così pericoloso da annegare gattini appena nati. Un appiglio
affinché una sua possibile fede possa non essere totalmente dissolta nell'acido
muriatico di un'insipienza eretta a sistema potrebbe venirle da un anziano e isolato
sacerdote che le fa conoscere la ‘follia' di Cristo.

Nella bella cornice dei cortili dell'Umanitaria, con un intermezzo di pioggerella (ma eravamo organizzati).

domenica 10 luglio 2011

La Milanesiana - Filosofia - L'urlo e il silenzio


Quest'anno La Milanesiana è anche Filosofia e, sviluppando un'idea già sperimentata l'anno scorso, riserva uno dei Teatri all'aperto più belli di Milano (quello appunto di Verdura, in via Senato) a un programma tutto filosofico, che declina il tema generale del festival - bugie e verità - nelle forme che esso può prendere attraverso la voce: l'urlo e il silenzio.

Come un festival nel festival, "Filosofia - L’urlo e il silenzio" ha una sua identità precisa: ascolteremo le riflessioni di alcuni fra i filosofi più rilevanti del panorama italiano e internazionale, nella cornice di un introibo classico (con la lettura da parte di un attore di un classico della filosofia) e di un exit musicale, con brevi concerti al pianoforte del maestro Antonio Ballista, che esplorerà il panorama sonoro che va, appunto, dall'urlo ai silenzi.



Domenica 10 luglio - L'urlo e il silenzio 3 - Antonio Gnoli, enrico ghezzi, Carlo Sini, Roberta De Monticelli, Andrea Renzi, Armando Torno, Antonio Ballista
Andrea Renzi legge da Giovanni della Croce, Cantico spirituale
Letture: Antonio Gnoli, enrico ghezzi, Carlo Sini, Roberta De Monticelli
Al pianoforte: Antonio Ballista parte terza
Coordina: Armando Torno

Serata tutta strana, stravolta dalla pioggia a tratti che ha distratto, interrotto, spostato, ma anche migliorato la serata. Interventi non tutti intellegibili, ma grandissimi quelli di Carlo Simi sul "primo urlo" e l'intervista impossibile a S. Agostino messa in scena da Roberta de Monticelli e Andrea Renzi.
La filosofia resa comprensibile a tutti.
Serata magica

PS: il teatro di verdura è un altro di quei gioielli di Milano che nessuno conosce


Spazio Forma

RIMINI - di Carlo Pesaresi

“Pensare a Rimini. Rimini: una parola fatta di aste, di soldatini in fila. Non riesco a oggettivare. Rimini è un pastrocchio, confuso, pauroso, tenero, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare. Lì la nostalgia si fa più limpida, specie il mare d’inverno, le creste bianche, il gran vento, come l’ho visto la prima volta”. Federico Fellini 
Giovedì 23 giugno alle 18.30 inaugura, presso la Fondazione Forma per la Fotografia, la mostraRimini, fotografie di Marco Pesaresi.
L’omaggio a una città, l’offerta struggente e appassionata che un figlio tributa alla sua terra, amata e detestata come ogni terra madre. La Romagna di Rimini è un territorio particolare, patria dello svago a tutti i costi, delle vacanze spensierate ed eccessive ma anche culla di valori e tradizioni rurali forti, di emozioni schiette, di un’affettività diffusa che si percepisce in ognuna di queste immagini.
Marco Pesaresi era un attento osservatore di queste zone. Ci era nato, le aveva esplorate, le aveva ritratte facendo della sua macchina fotografica il pretesto e il motivo per un racconto poetico e intimo: l’atto di amore che ogni figlio vorrebbe tributare a chi lo ha generato. La terra di Romagna, appunto. Rimini.
Apparso dieci anni fa, il lavoro di Pesaresi, vero talento della fotografia italiana, è stato un folgorante esempio di come con la fotografia si riesca ancora a parlare di se stessi e di ciò che “ci riguarda” in modo intenso e vero, fino a scarnificare le proprie sensazioni. A dieci anni dalla scomparsa di Marco e dalla pubblicazione del libro, Rimini resta un esempio di come si possa ancora parlare di Italia e di come certi lavori, certe visioni e certi autori, non dovremo scordarli mai.
Il libro Rimini, pubblicato da Contrasto, è arricchito da un testo di Federico Fellini.
___________________________________________________________________________________________________________

Milano - un minuto prima




Milano. Vivo in una città occupata da gente occupatissima. Camminano tutti svelti, guardano le donne solo dopo le nove di sera. Questa città si sveglia ogni giorno un minuto prima.
Marcello Marchesi


Giovedì 23 giugno alle 18.30 inaugura, presso la Fondazione Forma per la Fotografia, la mostra“Milano, un minuto prima. Nuove visioni di una città”.
La città di Milano è il denominatore comune degli scatti raccolti in occasione della mostra che Forma ospiterà durante l’estate 2011.
Un progetto espositivo nuovo non solo nel contenuto,ma anche nella sua struttura, sono quattro i curatori coinvolti, Matteo Balduzzi, Arianna Rinaldo, Giulia Tornari e Francesco Zanot e 12 i progetti fotografici selezionati.
Gli autori in mostra, non solo milanesi e non solo italiani, propongono sia lavori nati appositamente per questa esposizione, sia percorsi fotografici nati da riflessioni già in fieri sull’argomento.
Il progetto diventa una sorta di osservatorio temporaneo che restituisce nell'insieme una visione complessa, articolata e insolita di questa città. Milano si trasforma in un territorio da esplorare, da comprendere nelle sue emergenze sociali, nella struttura urbanistica, nei cambiamenti economici e nel tessuto umano che la percorre e la trasforma. 

sabato 9 luglio 2011

Tre notti di tango

Approfittando della famiglia al mare ho provato una full immersion di tango; il risturlato finale è alla fine positivo, ma di poco. Troppa fatica che si accumula e meno desiderio.


Mercoledì - illegal in Via Moscova
iniziato male e finito un po meglio. Tanta gente nuova ma ballerine non all'altezza. Ballato cosi cosi

Giovedi - Spazio A
Poca gente ma alla fine quella giusta. Ballato tanto e direi bene.
Daniela [detta Penelope Cruz] bene, lei non bravissima, Lucia (bene), Monica (meglio! da rivalutare), Samanta (bene). Finale a sorpresa con ragazza di forme abbondanti ma leggera. Il miglior tango


Venerdì - Comuna Baires
Poca gente, tutti al PalaSegrate, pare. E le presenti di livello basso. Ho ballato bene la prima tanda di Vals con una ragazza giovane e mora, poi ballato solo con sconosciute ma senza trovarmi bene. Male anche con Simona.

Alla prossima

martedì 5 luglio 2011

Tango Quais de Seine

Bals & pratiques de tango argentin

Prochain rendez-vous : mardi 5 juillet 2011

Nom : Quais de Seine
Adresse : Jardin Tino Rossi 75005 Paris
Date : mardi 5 juillet 2011
Horaires : de 21:00 à 0:00
Métro : Jussieu ou Gare d'Austerlitz.
Infos : Milonga sauvage sur l'esplanade carrée de la salsa, si la police n'intervient pas.
DJ : Fabrice Ballion.
Entrée : Libre et gratuite.


Che emozione, il mio primo tango all'estero. Il posto è carino, lo spirito lo stesso degli illegal milanesi. Ho anche invitato una gentile signora francese.
Peccato per l'acquazzone...


lunedì 4 luglio 2011

Le Saut du Loup

Entre le jardin des Tuileries et le musée du Louvre, face à la pyramide de verre, se trouve le jardin du Carrousel. Celui-ci accueille la vaste terrasse du restaurant Le Saut du Loup, qui dispose ainsi d’une vue incomparable sur le cœur historique de Paris. Le Saut du Loup vous accueille après une visite au musée des Arts Décoratifs comme au détour d’une flânerie dans les jardins.



Posto eccezionale, curato e stilè. bella gente. Posto assolutamente da vedere e frequentare.