venerdì 18 maggio 2012

Aterballetto - Romeo and Juliet - Teatro Strehler


Passione, scontro, destino, amore, morte. La più grande storia di amore di tutti i tempi nella visione di Mauro Bigonzetti e Fabrizio Plessi ruota attorno a questi elementi cardine.
Uno spettacolo simbolico più che narrativo nel quale, di là dei personaggi e dell’ambientazione, sono i sentimenti a determinarne la struttura portante, insinuandosi sino a colpire a fondo le nostre sensibilità occidentali.
La lettura che Aterballetto dà della storia di Romeo e Giulietta è contemporanea e si sviluppa in flashback, dalla morte dei due amanti, indietro fino al nascere del loro amore e all’incontro/scontro tra i giovani delle fazioni opposte. Contemporanee e ipertecnologiche sono le scenografie e i costumi creati da Federico Plessi: i danzatori indossano caschi da motociclisti, ginocchiere, para gomiti. Come a dire che, anche se abbiamo degli airbags per proteggere il corpo dagli urti violenti, non abbiamo nulla per proteggere l’anima.

Non avevo mai visto niente dell'aterballetto, pur avendone sentito parlare molto. All'atto pratico mi è piaciuto "abbastanza" senza entusiasmarmi. Prokofief non è di certo uno dei miei compositori preferiti e le coreografie alternanon momenti belli (specie quelli corali e e quello nella foto) ad altri meno riusciti. Gli assoli con il casco al piede francamente monotoni.



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