giovedì 11 giugno 2015

Sui Sentieri della Grande Guerra: Giorno 2

Dopo una notte al rifugio abbastanza tranquilla mi alzo in un orario per me abbastanza mattutino per scoprire che tutti gli altri sono già partiti. Come peraltro si dovrebbe fare in montagna.
La brutta scoperta è che il cellulare non si è caricato nella notte ed ho quindi meno del 30% di batteria. Sarà un problema.
Il programma vede la discesa per la strada delle 52 gallerie, il recupero della macchina, il trasferimento a Gallio e una ricognizione al Monte Fior.

LA STRADA DELLE 52 GALLERIE

E' una strada costruita per ovviare all'esposizione della strada degli Scarubbi, esposta al tiro austriaco.
Sono gallerie e tratti di sentiero piuttosto esposto. Gallerie buie, lunghe fino a 300 metri.

L'ingresso alla prima (meglio ultima) galleria. Divieto di transito alle biciclette.





Anche in questa zona trovo camosci. Erano quattro, due sono scappati prima di poterli fotografare.

LA LEGGE DI MURPHY

Nella galleria percorsa dopo aver scattato questa foto la pila, necessaria per percorrerla, si rompe improvvisamente. La pila di scorta è stata dimenticata in auto, quindi ho solo la torcia del cellulare per percorrere ancora più di 20 gallerie... speriamo..

..il cellulare esaurisce la batteria all'ingresso della galleria 1, ma ormai siamo arrivati. E' stata decisamente una discesa fatta con apprensione. Ad ogni galleria speravo fosse corta abbastanza per vedere dall'altra parte. In certi casi ho sfruttato la scia di chi mi precedeva o saliva. Un paio di volte sono scivolato sella roccia bagnata. Non mi ero mai reso conto di quanto potesse essere buia una galleria. E' un buoi a cui non si è più abituati. E' un buio assoluto.

Arrivo in basso in orario per l'appuntamento con il taxi. Torno alla macchina senza ulteriori problemi.

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VERSO GALLIO

L'idea era di percorrere delle strade "evocative". In realtà sbaglio strada più volte e perdo almeno un ora per arrivare in zona. Questo condizionerà negativamente il resto della giornata, essendo troppo tardi per una vera gita.


CAMPOMULO e MONTE FIOR 

Per raggiungere il Monte Fior bisogna fare un gran giro intorno alle Melette. La carrareccia è in buone condizioni ma ha tante di quelle derivazione (mentre le indicazioni sono scarsissime) che sbaglio strada più volte.
Arrivo al cimitero bosniaco alle 4 , con un cielo che si sta oscurando e tuoni all'orizzonte. 
Proverò ad arrivare lo stesso al monte, ci vorrebbero 45 minuti.
Ma inizia a piovere, sono al solito molto da solo e la prudenza consiglia il ritorno.
Quindi retro front. Rientro in auto che si sta scatenando il diluvio, che mi accompagnerà fino all'albergo.







 Una fugace vista del monte Castelgomberto.

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A Gallio, paesino vuoto e senza molto da offrire, cenetta nell'hotel. Veramente squisita


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