domenica 24 luglio 2016

Mostra: Neo Preistoria


Mostra veramente molto interessante e ben realizzata. Un percorso  nell'evoluzione dell'uomo e dei suoi artefatti. 


La mostra percorre il lungo cammino che collega gli strumenti dell’antica preistoria alle moderne nano-tecnologie; un percorso sospinto dall’impulso di “100 verbi” e “100 strumenti” che come flussi di energia vitale e misteriosa, guidano lo spettatore attraverso le tenebre della storia e di uno spazio infinito.
In occasione della XXI Esposizione Internazionale, la Triennale di Milano presenta la mostra dal titolo Neo Preistoria – 100 Verbi.

Il pensiero artificiale segna oggi l’inizio di una nuova antropologia, una nuova fase dell’evoluzione umana di cui, come nell’antica preistoria, non  conosciamo il destino complessivo ma soltanto i singoli salti nel buio.
Questa perdita di direzione accompagna ancora oggi l’estrema vitalità e fertilità del pensiero e della tecnologia umana, che caratterizza sia gli strumenti di morte che l’estensione della vita verso un futuro tutto da esplorare.
La mostra non si propone dunque di indagare il Futuro, ma piuttosto di guardare il Presente e le sue componenti geniali e pericolose.
La mostra percorre il lungo cammino che collega gli strumenti dell’antica preistoria alle moderne nano-tecnologie; un percorso sospinto dall’impulso di “100 verbi” e “100 strumenti” che come flussi di energia vitale e misteriosa, guidano lo spettatore attraverso le tenebre della storia e di uno spazio infinito. Fino a giungere alle attuali frontiere della ricerca scientifica, volta a espandere la sopravvivenza umana attraverso la produzione dei pezzi di ricambio del nostro organismo.
Il XXI secolo, ancora così poco esplorato, rappresenta in questo senso una nuova preistoria, quando il destino complessivo dell’umanità non aveva una direzione precisa e gli oggetti possedevano molti significati, dalla funzione pratica al valore rituale e magico.
Il pensiero artificiale segna oggi l’inizio di una nuova antropologia, una nuova fase dell’evoluzione umana di cui, come nell’antica preistoria, non  conosciamo il destino complessivo ma soltanto i singoli salti nel buio.
Questa perdita di direzione accompagna ancora oggi l’estrema vitalità e fertilità del pensiero e della tecnologia umana, che caratterizza sia gli strumenti di morte che l’estensione della vita verso un futuro tutto da esplorare.
La mostra non si propone dunque di indagare il Futuro, ma piuttosto di guardare il Presente e le sue componenti geniali e pericolose.

Andrea Branzi

sabato 23 luglio 2016

Milonga: Pensalobien

Immagine di copertina

Ho voluto vedere come era un sabato sera di mezza estate. E devo dire di non essere rimasto deluso. Non troppa gente, una dj un po strana, che non metteva pause fra i tanghi e inseriva cortine lunghissime (pare che cosi si faccia a Buenos Aires), tanghi un po troppo ritmati per i miei gusti e per quelli delle ballerine che ho invitato.
Nonostante ben tre rifiuti ricevuti (penso un record personale) ho ballato tanto e direi con soddisfazione, specie con Antonella (?) l'assistente di Ferrante e con l'ultima ballerina di cui non ho chiesto il nome. 
Da rifare, specie se Zotto non ri riavviva un po

giovedì 21 luglio 2016

milonga: milonga para todos

Immagine di copertina

Serata estiva.. poca gente, livello ballerini abbastanza basso.. ballato un po ma senza grosse soddisfazioni.. rimasta voglia di ballare..

domenica 10 luglio 2016

Cinema: Now you see me 2

Film molto più parlato del primo, con molti meno trucchi magici, quindi alla fine meno avvincente.


cNow You See Me 2 - I maghi del crimine
Una buona idea iniziale per un film verbosissimo che sciupa da sé il suo potenziale e indubbio fascino.
consigliato: nì
Regia di Jon Chu. Con Dave Franco, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Lizzy Caplan. continua» Genere Azione, produzione USA, 2016. Durata 115 minuti circa. Da mercoledì 8 giugno 2016 al cinema e in programmazione in 43 sale cinematografiche.

Ricercati dall'FBI, i Cavalieri - Daniel Atlas, Merritt McKinney, il redivivo Jack Wilder e la nuova arrivata, Lula May - scalpitano nella clandestinità, impazienti di poter di nuovo calcare un palcoscenico e ammaliare un vasto pubblico. L'occasione si offre al momento di denunciare il corrotto magnate della tecnologia Owen Case, ma si rivela una trappola, che li trasferisce come per "magia" a Macao, al soldo del giovane e facoltoso ex socio di Case, Walter Mabry, per recuperare un chip pericolosamente potente e guadagnare la promessa libertà. Ma dietro la tenda c'è sempre una sorpresa e dietro le sbarre c'è ancora Thaddeus Bradley, sebbene per poco...

sabato 9 luglio 2016

Mostra: William Klein

Mostra divisa per città, oggetto dei reportage del fotografo. Alcuni splendidi, come Roma o Tokio, alcuni francamente meno interessanti. Non una delle migliori mostre viste.


WILLIAM KLEIN
Il mondo a modo suo
dal 17 giugno all’11 settembre 2016
Dopo la retrospettiva della Tate di Londra di qualche anno fa, William Klein arriva a Milano con una mostra retrospettiva ideata e curata da Alessandra Mauro in un progetto appositamente pensato per Palazzo della Ragione.
William Klein è nato a New York nel 1928 da una famiglia ebrea di origine ungherese, all’età di 18 anni passa due anni nell’esercito d’occupazione e si stabilisce poi a Parigi per diventare pittore. Nel 1954 torna a New York e lavora a una sorta di diario fotografico che uscirà due anni dopo in un volume disegnato dallo stesso autore, Life is Good & Good for You in New York, che gli varrà il premio Nadar. Raggiunge Fellini a Roma per fargli da assistente. Alla fine degli anni ’50 si avvicina al cinema al quale si dedicherà in maniera esclusiva per alcuni anni realizzando diversi film. Negli anni ’80 torna alla fotografia e pubblica numerosi libri. Il suo lavoro viene esposto in tutto il mondo e riceve molti premi e riconoscimenti. Innumerevoli i lavori, i libri, i progetti realizzati da questo poliedrico e instancabile artista. William Klein ha pubblicato, editi da Contrasto, i seguenti volumi: Retrospettiva (2002), Parigi+Klein (2006), Contacts (2008), Roma+Klein (2009), Brooklyn (2014).

venerdì 8 luglio 2016

Milonga: Milonga por Todos da Zotto

Cambia il nome ma rimane tutto uguale.
Non troppa gente, problemi di temperatura, musica bella ma non eccezionale.
Ballerine piacevoli, fra cui la signora svizzera che ogni tanto appare.
Continuo a non essere soddisfatto del mio ballo, non so, forse è solo un mio problema. Tanta gente se ne fa mooolti di meno..

Concerto: GOGO Penguin

Concerto inaspettato e veramente interessante. Il batterista spicca per inventiva ed origininalità dei suoni.
L'ambiente all'aperto della Triennale pieno sia sulle panche che sul prato era una cornice ideale, che ha deliziato anche il gruppo. 
Bellissimo

http://www.triennale.org/evento/open-night-5/

OPEN NIGHT 
GOGO PENGUIN





VEN, 8 LUG
21.00

Il trio piano-basso-batteria di Manchester (Chris Illingworth, Nick Blacka e Rob Turne) propone un jazz moderno e contaminato da ritmi tipici della musica elettronica.
Orari
21.00
Dove
Giardino della Triennale
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Il sound dei GoGo Penguin infatti attinge da molti settori della musica elettronica contemporanea. È stato descritto come “elettronica acustica”, un termine che riassume perfettamente il loro modus operandi. “Molti dei pezzi di questo album sono iniziati come composizioni elettroniche che ho creato con sequencer come Logic o Ableton”, dice il batterista Turner, “li ho poi proposti alla band trovando il modo di riprodurli acusticamente”. Le influenze apparentemente disparate di elettronica, jazz e musica classica nel DNA musicale dei GoGo Penguin risaltano in un suono immediatamente riconoscibile e convincente. Man Made Object è il loro ultimo lavoro uscito lo scorso febbraio 2016.