venerdì 30 novembre 2012

Cantina di Manuela - via Procaccini

il posto ci è ben noto.
Stasera Zuppa di Zucca superlativa e gnocchi di patate e castagne veramente ottimi!

Milano Oltre - GELABERT AZZOPARDI COMPANYIA DE DANSA

GELABERT AZZOPARDI COMPANYIA DE DANSA: 
Carisma, grazia, sensibilità. 

La Compagnia Gelabert/Azzopardi diretta da Cesc Gelabert, forte di una storia lunga più di trent’anni, di cui molti trascorsi in residenza stabile presso il Teatre Lliure di Barcellona e all’Hebbel Theater di Berlino, punta da sempre a rendere la danza un discorso universale. L’originale teatro danza di Gelabert/Azzopardi, di impatto fortemente visivo nasce dalla fusione di una tecnica solida e un vocabolario coreografico che si muove in diversi ambiti: dalla ricerca delle radici culturali all’esaltazione dei miti del nostro tempo, e guarda come nel caso di Belmonte alle grandi forme di intrattenimento popolare come la corrida. 




Doppio programma con la compagnia Gelabert Azzopardi per chiudere in bellezza le ultime tre serate del festival, due creazioni (del 2009) per scoprire o riconoscere l’infinita creatività di Cesc Gelabert: è lui il condottiero. La sua figura in scena assume diverse forme e accompagna i giovani danzatori attraverso le mille sfumature della musica e della danza. 

Donne bellissime e uomini affascinanti danzano sotto la luna piena sulle note di Pascal Comelade che culla i loro gesti danzati. 
La danza è continuità, ma anche rottura, pause, crepe. Sense Fi si insinua in quelle pause e affonda nella danza stessa. Lo fa intraprendendo un viaggio nell’universo di un singolo personaggio, ma senza cadere nella tentazione dell’assolo. 
Sense Fi, è una coreografia epidermica e leggera, che regala un'ondata di figurazioni teatrali espressione dell’essenza del suo protagonista, ma senza chiarire se sono sue illusioni o eventi passati, racconti confidenziali o allusioni mitiche. Insieme a Gelabert nove impeccabili ballerini intessono classici attitude e arabesque con un linguaggio contemporaneo vivo che cattura il pubblico da subito. 

Le vibrazioni aumentano in tutti i sensi con Conquassabit , che in latino significa letteralmente convulsione, shock e accelerazione. La musica di Haendel, sapientemente mescolata in frammenti vocali e strumentali, è sottomessa all'imperativo ritmico di un battito crescente, a un’accelerazione vorticosa. Conquassabit parla di velocità e di quiete, assomiglia a un uragano, a un tornado. Tre le zone attraverso le quali passano i ballerini guidati dal Gelabert attraverso l’argentea e maestosa scenografia: quella di un vento in grado di assorbire o distruggere, quella di un centro pieno di pace e quella di un secondo vento che espelle e trascina. 

Non entusiasmante, meglio il secondo che il primo, meglio i momenti corali che i duetti e gli assolo.

lunedì 26 novembre 2012

Monday Milonga al Salon Camana

L'inizio è stato sconfortante: fino alle 23 dieci persone in sala e una o due coppie che ballavano.
Poi qualcuno è arrivato, ma do contato un massimo di 8 coppie in pista.
Perforuna le ballerine presenti erano brave ed ho ballato alla fine tanto e abbastanza bene. Certo avere tutta la pista a disposizione e potersi concentrare sulla musica è un bel vantaggio.
Ballato 5 o sei tande, tutte con soddisfazione reciproca.
A mezzanotte a casa.

sabato 24 novembre 2012

Bocanegra - inaugurazione

Il posto è molto particolare: una grande stanza con soffitto a lucernario nel centro di Milano.
La pista è grande, e ci sono due ballatoi molto comodi per guardare.
Il casino è quello delle inaugurazioni, tanta gente in pista e fuori, con le conseguenti botte e calci.
Parto molto bene con Tiziana, poi mi assesto su un livello medio, dimentico delle lezioni di andrea e Alice, troppo preso dal traffico. Ballo con una serie di ragazze alte, con risultati buoni ma non ottimi.
Tutto sommato bene, ci si tornerà in serate normali.


giovedì 22 novembre 2012

Enoteca Viola


Segnalata dal sito "Enoteche a Milano" e vicina a Spazio Forma, proviamo.
Parcheggio impossibile causa adiacenza Navigli.
Il posto è carino, niente di particolarmente originale. Menu nella norma, salumi, primi, etc.
Io ho preso un misto di "salumi dimenticati" che mi ha fatto pensare che forse c'era una ragione per averli dimenticati: niente di che. Gio un riso venere con gamberetti di aspetto preconfezionato.
Torta di pere e cioccolato della casa media.
direi che non vale la pena tornarci

Spazio Forma - Nino Migliori

Mostra a due facce, o meglio fotografo a due facce. Tanto interessante quando fotografa, tanto poco interessante quando sperimenta. Tutti quei lavori sulla pellicola non li capisco per niente e tanto meno mi piacciono



domenica 18 novembre 2012

Tangomorphosi - pratica della domenica

Mancavo da prima delle vacanze.
L'ambiente è tranquillo e simpatico ed io ero tranquillo. Ballato tanto, anche provando qualche passo nuovo, ma con molte soddisfazioni. Divertente

PS: c'era un gruppetto, gia visto, che gravitava intorno ad un maestro. Antipati e borioso lui, antipatici e boriosi tutti gli allievi. Da eliminare.

Cirque du Soleil - Alegria

Dopo anni che ne parliamo, andiamo finalmente al CdS.
Il costo non è banale. tutto compreso, per tre biglietti posti "medi" (alto, lontano, ma centrale) : 178 Euro.
Ma era un occasione per ravvivare nel piccoletto la passione per il circo.
Beh, grandioso. Un unione strabiliante di giocoleria, acrobati e clown, da emozione continua.
Altri sanno parlarne meglio di me, ma il ricordo durerà a lungo.

lunedì 12 novembre 2012

Monday Milonga en Vivo al Salon Camana

Serata con musica dal vivo, che di solito vuol dire tanta gente e un ballare divertente.
Aspettative soddisfatte a metà. Gruppo e cantante bravini, non troppo il mio gusto, ma più che altro poche ballerine libere. Quindi ho ballato poco, bene con Tiziana (fortuna che c'era almeno lei) e poco di più.
Gente abbastanza poca e non conosciuta.
Rimango perplesso

domenica 4 novembre 2012

Desde el Alma


Il grande spettacolo di chiusura della seconda edizione dell'International Zucca Tango Festiva: Tango… desde el Alma con Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, l’Orquestra Minimal Flores del Alma, la partecipazione degli allievi del primo seminario di Tango Escenario e tutti i Maestri del Festival.

Con Miguel Angel Zotto y Daiana Guspero, che si esibiranno con: Alberto Colombo y Mariela Sametband, Octavio Fernandez y Moira Castellano, Fausto Carpino y Stephanie Fesnau, Eloy Souto y Laura Elizondo e tutti i partecipanti allo stage di Tango Escenario dello Zucca Tango Festival.

Piu che uno spettacolo una serie di esibizioni dei maestri, come quelle che fanno in milonga. Comunque del bel tango.


Zucca Tango Festival - il sabato

Tornato al MIl/Maglio per la serata del sabato.
Molto più organizzato ma anche molta più gente, da tutta Italia e, mi dicono, anche dall'estero,
E' questo secondo me il bello del festival: ballare con persone nuove, e che non rivedrai mai più.
Musica buona all'inizio, peggio nel finale.
Ballato tanto ma non quanto avrei voluto e con chi avrei voluto. Positivo comunque.
Annovero Tiziana, Claudia da Zurigo (mi ha invitato lei ;), un paio di signore di cui non saprei dire di più, una signora di Livorno, una di Torino (brava) ed enumero per ultima una ragazza di Lecce molto ma molto brava.
Fatto chiusura alle 3,30, ma le energie per continuare c'erano.



sabato 3 novembre 2012

Francesca

Francesca Woodman (Denver, 1958 – New York, 1981) nasce il 3 aprile del 1958 a Denver, nel Colorado. Suo padre è un pittore, sua madre Betty una ceramista. Nel 1973 sceglie di iscriversi all’Abbot Academy di Andover, nel Massachusetts, una scuola privata per sole donne, tra i pochi licei americani con corsi d’arte. A partire da settembre del 1976 frequenta a Providence un’Accademia di belle Arti: la Rhode Island School of Design (RISD). Nel 1978 è in Italia con l’amica Sloan Rankin per seguire i corsi europei della Rhode Island School of Design che a sede a palazzo Cenci, nel centro storico di Roma.

Foto di donne, o angoli di donne, nude, in ambienti spogli, foglie, muri scrostati.
al solito non ho una spiegazione, ma la sensazione è di un asciutta bellezza.


giovedì 1 novembre 2012

Ristorante Zucca e Melone


Ristorante tranquillo e carino in via Gian Giacomo Mora. Ideale per cena a due o con piccolo gruppo tranquillo di amici.
Piatti di tradizione lombarda, molto ben fatti. 
Tortelli alla zucca ottimi e dolce di mele delizioso.


Monsieur Lazhar



Bachir Lazhar, immigrato a Montréal dall'Algeria, si presenta un giorno per il posto di sostituto insegnante in una classe sconvolta dalla sparizione macabra e improvvisa della maestra. E non è un caso se Bachir ha fatto letteralmente carte false per avere quel posto: anche nel suo passato c'è un lutto terribile, con il quale, da solo, non riesce a fare i conti. Malgrado il divario culturale che lo separa dai suoi alunni, Bachir impara ad amarli e a farsi amare e l'anno scolastico si trasforma in un'elaborazione comune del dolore e della perdita e in una riscoperta del valore dei legami e dell'incontro.
Il film è un racconto semplice, sia dal punto di vista della struttura che dell'estetica, assolutamente naturalistica, ma suscita emozioni forti perché sembra uscito da un passato più autentico, incarnato dal personaggio del titolo, che delle nuove locuzioni per l'analisi logica non sa nulla ma conosce la sostanza, quella che non muta. Un passato, soprattutto, in cui l'insegnamento era anche iniziazione e cioè trasmissione di una passione prima che di un sapere e in cui l'abbraccio tra maestro e bambino, così come lo scappellotto, non era proibito ma faceva parte di un relazione profonda, che non poteva non contemplare anche le manifestazioni fisiche. Monsieur Lazhar è dunque un film commovente, non pietistico né moraleggiante, che riflette sulla perdita ma fa riflettere anche noi su cosa ci siamo persi per strada.
Le istanze sociali, quali il rischio di espulsione del maestro dal paese o la solitudine famigliare di molti bambini, contribuiscono al clima del film ma non sgomitano per emergere là dove non servono. Il cuore del film resta la relazione tra i bambini -Alice (Sophie Nelisse) in particolare- e il maestro, ovvero l'incontro con l'altro, la scoperta reciproca delle storie personali che stanno dietro un nome e un cognome sul registro, da una parte e dall'altra della cattedra. È questa simmetria, infatti, che, se inizialmente può suonare un po' meccanica, diviene poi responsabile della forza e della bellezza del film, specie perché il regista e sceneggiatore Philippe Falardeau non pone tanto l'adulto al livello dei bambini quanto il contrario. Posti di fronte alla necessità di superare un trauma che alla loro età non era previsto che si trovassero sulla strada, gli alunni di Bachir sperimentano il senso di colpa, la depressione e la paura esattamente come accade all'uomo, nel suo intimo.
Insegnando ai bambini e a se stesso a non scappare dalla morte, Lazhar (si) restituisce la vita.


Zucca Tango Festival - il Mercoledi

Serata inaugurale del Festival al MIL.
Tanta gente, che costringe a spostarsi nella sala più grande, con molti milanesi. Donne in soprannumero il che porta a far si che la serata risulti molto divertente per gli uomini ed orribile per le donne, che riescono  a ballare una sola tanda o neanche quella.
Ballato con Tiziana e con alcune ragazze/donne mai viste.
Serata buona ma senza picchi.