giovedì 24 ottobre 2019

TEATRO: Eva

DETTAGLI

da “Innamorate dello spavento” – di Massimo Sgorbani – regia Renzo Martinelli – con Federica Fracassi – dramaturg Francesca Garolla – audio e video Fabio Cinicola – luci Mattia De Pace – con il patrocinio di Next /Laboratorio delle Idee –  produzione Teatro i
La fine della guerra, la fine di Hitler. Si è consumata un’enorme tragedia e, nello stesso tempo, la tragedia stessa non riesce a compiersi. Eva, sola in scena, aspetta questa fine, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico. Eva è una donna che sta per morire ed è una donna innamorata. Innamorata di Hitler, fedele al suo amore fino all’ultimo istante. In questa tragedia mancata e grottesca Eva è un’eroina per cui non si può non provare tenerezza, nonostante tutto, proprio come se l’oggetto del suo amore potesse essere dimenticato. Eva confonde la sua storia con quella di Rossella O’Hara: c’è desiderio, ammirazione, battaglie da vincere e da perdere, fedeltà, fino alla fine. Eppure, da questo infinito amore, al di là del bene e del male, affiora la paura. Paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi, paura dell’amore stesso e di quello che l’amore può chiedere.
Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro i in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich. Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, Blondi, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale. “Innamorate dello spavento” si compone di tre testi distinti che Teatro i sta affrontando con la regia di Renzo Martinelli e l’interpretazione di Federica Fracassi. Il primo, “Blondi”, è stato prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2012‐2013 ed è stato nuovamente in scena sul medesimo palco a maggio 2014. La seconda parte, “Eva”, un work in progress le cui tappe hanno portato a molteplici versioni dello spettacolo realizzate ad hoc per i luoghi ospitanti, dà voce all’omonima protagonista, Eva Braun che, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di “Via col Vento”, il suo film preferito. Infine, la terza parte, che vede in scena Magda Goebbels e lo stesso Führer, ha debuttato nell’autunno 2014.

giovedì 3 ottobre 2019

Concerto - La Verdi

PROGRAMMADurata: 90' ca.
 Gustav Mahler Blumine
 Luca Francesconi Das Ding Singt, per violoncello e orchestra (prima esecuzione italiana)
 Luca Francesconi Etymo II (per soprano, elettronica e grande orchestra)
 Gustav Mahler Da Rückert Lieder 'Ich bin der Welt abhanden gekommen'

mercoledì 2 ottobre 2019

Balletto: COMPAGNIA SUSANNA BELTRAMI / CESARE PICCO

Ballade, preghiera profana


coreografia Susanna Beltrami 
prima nazionale
uno spettacolo di Susanna Beltrami
musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Cesare Picco
interpreti Davide Boi, Chetan Chauhan, Fabrizio Calanna, Fabio Calvisi, Cristian Cucco, Mario Giallanza, Marco Labellarte, Alessandro Lely, Giovanni Leone, Simone Paris, Sly, Matteo Vignali
parole e voce Claudio Delì Santarelli
assistente di compagnia Arianna Guaglione
coproduzione DANCEHAUSpiù – Milanoltre Festival nell’ambito di NEXT 18-19
in collaborazione con Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona
durata 70′
La nuova opera di Susanna Beltrami è un incontro tra musica, suono e corporeità. Una preghiera profana con le musiche originali composte ed eseguite dal vivo al pianoforte da Cesare Picco, compositore di fama mondiale. 
Un vagabondaggio solitario nella periferia cittadina, una ballata, un incedere ebbro che si fa corsa disperata, urlo che squarcia la notte piovosa. Una riscrittura originale in chiave street-romantic a partire da La notte poco prima della foresta di B. M. Koltès. È il canto di tutti coloro che sono stati relegati ai margini, in quello spazio “poco prima di” che è luogo fisico e esistenziale.
«Tredici danzatori e un vocalist, tutti uomini, sempre sul palco, senza un attimo di tregua in tutti e tre i quadri che compongono il lavoro: sono questi i protagonisti della ‘lettura’ di Beltrami. Li vediamo danzare movimenti che spezzano le linee, che si contorcono in assoli, duetti e floorwork di grande intensità e pathos, dove la danza lascia spazio a momenti estetici ed estetizzanti.» Domenico Giuseppe Muscianisi, Stratagemmi 
“I exist! The shadow is my refuge, / my blood mixed / only in the dark I understand that I exist”.  Backed by the recognition of DanceHauspiù as a National Production Center, Susanna Beltrami set up a new co-production project together with MilanOltre and Next 18-19, freely inspired by The Night Just Before the Forests by B. M. Koltès. An all-male performing group of uncommon intensity for a new work, which crosses the text of Koltès, creating a vocal score in harmony with the original music, written and performed live by the great pianist Cesare Picco.