domenica 10 marzo 2013

Fotografia: Robert Doisneau, Parigi in libertà


Per iniziativa della Provincia di Milano, dell’Atelier Doisneau, della Fratelli Alinari/Fondazione per la Storia della Fotografia e di Civita, con il patrocinio della Ville de Paris, la mostra, dal titolo "Paris en liberté", presenta oltre 200 fotografie originali, scattate da Doisneau (1912-1994) nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti a lui più cari, e conduce il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese.
I soggetti prediletti delle sue fotografie in bianco e nero sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori.
In mostra si possono ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui il Bacio dell’Hotel de Ville, divenuta l’icona più riconoscibile della sua arte. La foto, scattata nel 1950, ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui.

La mostra giunge allo Spazio Oberdan di Milano, dopo essere stata presentata a Parigi all’Hotel de Ville, in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo e all’Isetan Museum di Kyoto e a Roma.
Durante tutto il periodo di apertura, l’esposizione sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali dedicati a Parigi e alla fotografia, a partire da una inedita rassegna cinematografica a cura della Fondazione Cineteca Italiana e altri incontri culturali.




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