venerdì 26 aprile 2013

Foto: Archivio di Carl Simon




LA MOSTRA – L’archivio di Carl Simon è un tesoro rimasto nascosto per 60 anni. Nel 2011 è stato riscoperto nella stanza di un vecchio magazzino nel quartiere di Unterbilk a Dusseldorf: circa 23.000 diapositive in vetro, in grandissima maggioranza colorate a mano, perfettamente conservate in 200 scatole di legno, 2 proiettori originali, attrezzature e numerosi scritti utilizzati durante le proiezioni in pubblico. Carl Simon (1873 – 1952) comincia a occuparsi di fotografia collaborando prima con la compagnia tedesca Liesegang quindi fondando una propria società, la Lichtbild-Anstalt Carl Simon & Co., che forniva servizi alla nascente industria della fotografia. Ben presto inizia a collezionare diapositive in vetro dipinte a mano realizzate per lo più nei primi 3 decenni del ‘900. Ha un progetto in testa: mostrare le meraviglie del mondo al grande pubblico. Allestisce perciò uno spettacolo – composto di foto proiezioni, musica e un testo recitato – che porta in giro per i cinema tedeschi. Quando muore è il figlio Heinz a portare avanti la tradizione di famiglia fino alla diffusione di massa degli apparecchi televisivi alla fine degli anni ’60. Le immagini, mirabilmente dipinte a mano dagli artisti dell’epoca, portano il pubblico in viaggio in Europa (Germania, Italia, Francia, Olanda, etc.), America (U.S.A e Brasile), Africa del Nord (Egitto, Marocco), Estremo Oriente (Cina, Giappone), Tibet e India. La mostra “Carl Simon. The Collection” ne espone una selezione in anteprima per l’Italia.

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