sabato 28 maggio 2016

Mostra: Il corpo nel vuoto - di Davide Pizzigoni

Pochi pezzi ma tematica ed ambiantazione molto interessante, giocata anche sull'interazione con gli arredi della villa stessa.
Accompagnamento a cura delle studentesse dell'istituto Frisi, in scambio scuola/lavoro. Esperimento valido per far capire ai ragazzi difficoltà ed impegno del mondo.
Con Gio

Il corpo del vuoto

Il FAI ospita da giovedì 12 maggio a domenica 12 giugno 2016 a Villa Necchi Campiglio a Milano la mostra “Il corpo del vuoto”, con dodici installazioni site-specific di Davide Pizzigoni che raccontano la sua ricerca artistica, iniziata nel 1995, sul corpo dello spazio vuoto, su ciò che sta tra le cose.
Nelle opere di Pizzigoni - architetto, designer, pittore, fotografo e scenografo - la realtà, fatta di cose, viene rovesciata ed è vista come in un negativo fotografico: il vuoto diventa pieno, il pieno semplicemente sparisce, è interessante solo come mezzo rivelatore del vuoto. Il vuoto viene quindi rappresentato attraverso un lavoro sul “limite” che lo definisce.
Le installazioni esposte sono state ideate, scelte e realizzate da Davide Pizzigoni per dialogare con lo spazio e con la vocazione dei luoghi in cui sono collocate. «Ho fatto molti sopralluoghi a Villa Necchi Campiglio – racconta l'artista - prima di decidere la posizione dei lavori, costruendo delle sagome in cartoncino per indagare più a fondo il rapporto tra l'opera e il luogo. Mi interessava mostrare che il vuoto non è un'assenza, un intervallo, ma al contrario ha un corpo, plastico, tridimensionale anzi con una quarta dimensione, quella del tempo necessario a percorrerlo e abitarlo».

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