martedì 23 giugno 2020

Teatro: l'umano nell'uomo

Chiostro Nina Vinchi
dal 23 al 25 giugno 2020, ore 21.30
L’umano nell’uomo
due racconti esemplari di Vasilij Grossman
con Sonia Bergamasco
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
In collaborazione con Fondazione Cariplo
Gli spettacoli sono inseriti nel palinsesto "Aria di Cultura" del Comune di Milano

Durata: 60 minuti
Sonia Bergamasco legge due racconti di Vasilij Grossman, grande autore del Novecento russo, conosciuto al pubblico per il romanzo-epopea Vita e destino.
La scelta dell’interprete cade su La cagnetta e La Madonna Sistina, racconti che sottolineano un tema particolarmente caro all’autore: l’eterno conflitto tra il bene e il male.
Pochi anni prima di morire, Vasilij Grossman scrive un racconto breve intitolato La cagnetta. Attraverso lo sguardo innocente di questa creatura descrive i preparativi e la realizzazione di un viaggio spaziale che produce, come effetto secondario e inaspettato, una nuova forma di rapporto tra i protagonisti di questa esperienza.
Nel 1955, Grossman ammira in una sala del Museo Puškin la Madonna Sistina, celebre dipinto di Raffaello portato da Dresda a Mosca come preda di guerra. La visione dell’opera lo turba profondamente: nello sguardo della Madonna e del Bambino legge l’immagine delle innumerevoli donne che, con i propri figli, erano state condotte nell’inferno del campo di sterminio di Treblinka. «Guardando la Madonna Sistina – dice Grossman – noi conserviamo la fede che la vita e la libertà sono una cosa sola e non c’è niente di più alto dell’umano dell’uomo. Che vivrà in eterno, e vincerà».

Scrive Sonia Bergamasco: «secondo Montaigne la parola appartiene per metà a chi parla e per metà a chi ascolta, e per questo motivo mi sono chiesta a lungo quale fosse la voce più giusta per noi, sotto il cielo di Milano, oggi. Non poteva essere semplicemente una voce “efficace”, doveva tenere insieme un prima e un dopo, doveva parlare a tutti con semplicità e profondità. Una voce empatica, nuda, avventurosa. È lui – ho pensato – Vasilij Grossman, di cui ho letto molto, ma mai in pubblico. L’occasione delicata e preziosa di queste serate mi permette di condividere con voi la luce sottile dello sguardo di Grossman, scrittore e corrispondente di guerra russo che ha raccontato storie di donne, uomini, bambini e animali con la tenerezza assoluta di chi ha attraversato e sofferto la Storia con passione, con coraggio, e con una fiducia laica e inestinguibile nella bontà individuale».

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